Come ottimizzare il tuo pool di talenti per ovviare alla carenza di candidati?

In un contesto in cui i candidati sono sempre più rari ed esigenti, forse stai trascurando un canale di sourcing molto utile per la tua strategia di Talent acquisition. Il tuo pool di candidati potrebbe già annoverare la gemma rara che stai cercando. Ma per sfruttare questa fonte, il tuo pool deve essere qualificato. Come puoi ottimizzare il tuo Talent pool per utilizzarlo più efficacemente in seguito?

Una strategia di Talent acquisition a lungo termine

Oggi il recruiting è sempre più simile al marketing. Se un prospect non diventa cliente, viene comunque messo in un database per essere riattivato in seguito grazie a una strategia di nurturing. La vita di questo potenziale cliente potrebbe infatti subire dei cambiamenti nel giro di pochi mesi, così come i suoi desideri e le sue esigenze. Lo stesso vale per i candidati!

Crea un pool di talenti

Diversi profili possono far parte del tuo Talent pool:

  • Ex dipendenti, che potrebbero diventare dipendenti “boomerang”
  • Profili di candidature ricevute (in risposta a un annuncio o spontanee) ma che non sono stati selezionati
  • “Silver medalist”, ossia i candidati che sono arrivati secondi alla fine di un precedente processo di recruiting
  • Tirocinanti e studenti che potrebbero essere potenziali dipendenti tra qualche anno
  • Profili provenienti da sourcing su piattaforme esterne come i social media
  • Ecc.

Ma attenzione, non basta accontentarsi di mettere da parte i profili “per ogni evenienza”. Il Talent pool deve essere integrato nella strategia di recruiting (come una leva a sé stante), pensato in anticipo, organizzato e strutturato in modo da poter essere messo a frutto.

È quindi necessario strutturare il tuo database per profilo, potenziale, competenze in base alle tue esigenze e alla tua strategia.

Lo strumento ideale: un ATS per strutturare il Talent pool

L’ATS (Applicant Tracking System) è una soluzione di supporto che permette ai recruiter di analizzare il profilo e la candidatura di una persona. La maggior parte degli ATS dispone di una funzione “tag” grazie alla quale è possibile assegnare criteri specifici a ciascun profilo. Ad esempio, puoi integrare nei tuoi profili tag come “Sviluppatore iOS” o “Addetto alle vendite”. Sarà dunque più semplice effettuare una ricerca in un secondo momento.

Scegli attentamente i tag da assegnare. Torniamo all’esempio dello “Sviluppatore iOS”. Se 6 mesi dopo utilizzi altri tag come “Sviluppatore mobile”, “lead dev mobile” o “Android developer”, hai poche possibilità di riuscire a centralizzare i tuoi dati e a renderli fruibili. È quindi necessario adottare una terminologia standardizzata e a lungo termine.

Intrattieni una relazione personalizzata con i talenti

Il tuo pool di talenti è ben strutturato e qualificato. A questo punto l’obiettivo è di instaurare relazioni durature con i talenti. Potresti iniziare inviando e-mail automatiche ogni mese per fare il punto della situazione, ma questo tipo di e-mail potrebbe essere controproducente in quanto sottintende che non conosci il destinatario.

Cosa ne diresti invece di utilizzare i dati raccolti e automatizzare delle campagne emailing personalizzate e mirate? Perché? Per consolidare la tua relazione con il candidato, condividendo contenuti utili che siano in grado di alimentare il suo desiderio di unirsi a te al momento opportuno.

Lo strumento ideale: un CRM per mantenere il contatto con i candidati

Quando si parla di CRM, potremmo immediatamente pensare al “Customer Relationship Management”, strumento che permette di gestire le relazioni con i clienti. Nel settore del recruiting questa sigla corrisponde al “Candidate Relationship Management”, ossia allo strumento che ti permette di gestire la relazione con i tuoi candidati.

Puoi utilizzare al meglio le informazioni raccolte nel tuo ATS per mettere in atto azioni interessanti come:

  • E-mail di compleanno
  • Invito ad un evento interessante per i candidati
  • Invio di offerte di lavoro che corrispondono al loro profilo
  • Content curation, ossia invio di contenuti che potrebbero interessarli
  • Ecc.

È inoltre possibile pianificare degli “script” (sequenze di e-mail) e automatizzare le comunicazioni. In questo modo i contatti saranno regolari, senza richiedere alcuno sforzo da parte tua. Sarai quindi in cima alla lista delle aziende che i talenti prenderanno in considerazione al momento opportuno per una nuova opportunità di lavoro.

Vorresti convincere più profili qualificati a candidarsi? Scopri i moduli

Aggiorna il tuo Talent pool

Per essere efficace, il tuo Talent pool deve essere aggiornato costantemente. Raccogliere una mole impressionante di dati senza utilizzarli non ha senso. Prova a immaginare una pila di CV che arriva al soffitto: cosa ne faresti? Il pool va inteso come una vera e propria leva di recruiting e i candidati devono essere considerati come dei clienti.

Non accontentarti di avere un pool di informazioni a tua disposizione, crea un legame con i tuoi candidati. Approfittane per avere il loro feedback, fare delle domande e tenere aggiornati i loro profili.

Utilizza il tuo Talent pool per trovare candidati qualificati

Il tuo Talent pool è aggiornato, potrai quindi utilizzarlo come canale di sourcing per le tue prossime offerte di lavoro. Obiettivo? Un processo di recruiting veloce e fluido.

Lo strumento ideale: una tecnologia di matching per sfruttare appieno il tuo Talent pool

Grazie all’intelligenza artificiale, il matching permette di confrontare il CV di un profilo con il contenuto di un’offerta di lavoro. Più marcata è la compatibilità, più lo score finale sarà alto. Il recruiter può quindi utilizzare questo strumento per verificare la compatibilità tra la base di candidati (pool) e le nuove offerte di lavoro.

Vorresti scoprire immediatamente il potenziale dei candidati? Scopri i moduli

Lo strumento di matching, in combinazione con i dati dell’ATS, isola automaticamente i candidati con un buon scoring (sta a te definire il valore di un “buon scoring”) e invia una serie di e-mail per invitarli a candidarsi per la posizione aperta. Il recruiter non dovrà più attendere i candidati, avendo a sua disposizione profili noti, targettizzati e in linea con i criteri della posizione di lavoro aperta.

Il lavoro di ricerca e preselezione è svolto grazie al matching, il che implica un notevole risparmio di tempo per i recruiter!

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